Nuova Biblioteca Comunale

Santarcangelo di Romagna, 2005 - 2011

Restauro e valorizzazione dell’edificio “Ex Medicina” sito a Santarcangelo di Romagna (RN) in via Pascoli. L’obiettivo è duplice: salvaguardare il bene architettonico, preziosa testimonianza nel panorama degli edifici pubblici della seconda metà dell’ottocento, e renderlo funzionale alla nuova destinazione d’uso, da un lato, e dall’altro mettere in luce le caratteristiche architettoniche, storiche ed artistiche e nello stesso tempo intervenire dal punto di vista strutturale ed impiantistico attraverso una rigorosa progettazione secondo il metodo della cosiddetta ” conservazione integrata”. La scelta degli ambienti a disposizione per le varie funzioni è stata quindi orientata in modo che le nuove destinazioni d’uso non richiedano significativi interventi di ordine statico e non alterino il carattere tipologico dell’edificio con le sue valenze storico-artistiche. La biblioteca al piano terra, è in connessione con il suo intorno urbano, attraverso la trasformazione del corridoio centrale in una “strada pubblica”, che garantisce l’accesso all’edificio, il suo attraversamento diventa anche luogo di allestimento di esposizioni temporanee. A completamento dell’offerta culturale e di servizio, è la collocazione al primo piano di una sala per 80-90 posti, attrezzata per video-proiezioni, conferenze, seminari ecc.. Questo spazio è utilizzabile anche al di fuori degli orari di apertura della biblioteca, e quindi è dotato di un sistema di controllo degli accessi indipendente dal resto dell’edificio.

L’ampia scala esistente appare in grado di assolvere le funzioni di mobilita e di deflusso necessarie in questa struttura. E’ stato sufficiente provvedere alla sua “compartimentazione” in modo tale da renderla luogo sicuro in caso di evento calamitoso, così intervenendo seguendo il criterio del minimo intervento.

A completamento del sistema di mobilità verticale, e per rispondere alle ovvie necessità del caso, l’edificio è dotato di due nuovi ascensori, uno a servizio degli utenti esterni, e l’altro ad uso esclusivo degli accetti al servizio bibliotecario, per lo smistamento dei volumi da un livello all’altro dell’edificio; il tutto effettuato nel modo meno invasivo possibile e rispettando l’aspetto storico-artistico del manufatto.